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Grande classico delle tavole orientali, servito in tutti ristoranti giapponesi, apprezzato da molte persone ma in realtà sconosciuto ai più, quanto meno nelle sue caratteristiche principali. Oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza, sfatando 5 luoghi comuni che riguardano il sake.

1) Il sake non è un liquore

Il sake giapponese è una bevanda alcolica ottenuta facendo fermentare alcune specifiche varietà di riso grazie all’utilizzo di una particolare tipo di lieviti. Il sake quindi non è, come molti erroneamente credono, un liquore, in quanto quest’ultimo si ottiene per distillazione e non per fermentazione. In questo senso, questa bevanda è molto più simile al vino, anzi, può essere definita un vero e proprio “vino di riso”.

2) Il sake non va servito necessariamente caldo

A seconda delle sue caratteristiche, il sake deve essere servito a temperature diverse (un po’ come i nostri vini bianchi o rossi): il sake normale, non particolarmente pregiato, quello più simile ad un nostro vino da tavola, andrebbe servito ad una temperatura intorno agli 8°, proprio come molti vini bianchi.

3) Non esiste un solo tipo di sake

Di sake giapponesi ne esistono una vera infinità, tutti con caratteristiche diverse, a seconda delle quali possiamo distinguerli in due grandi categorie:

  • Il sake normaleda tavola di cui abbiamo già parlato.
  • Il sake pregiato(che si ottiene facendo fermentare un particolare riso a cui viene tolta la parte esterna del chicco), più ricercato e costoso, che viene usato nelle occasioni speciali.

All’interno di questi due gruppi possono essere ricondotti tantissimi tipi di sake diversi, che differiscono fra loro per aroma, grado alcolico, intensità e tante altre caratteristiche organolettiche (esattamente come i nostri vini).

4) Il sake non si beve solo a fine pasto

Il sake giapponese normale, deve essere servito “a tutto pasto”(proprio come un vino da tavola) e non, come molti pensano, esclusivamente a fine pasto come un liquore, un amaro o un digestivo, perché con questi ultimi non ha nulla a che fare.

Fra gli addetti ai lavori è risaputo che:

  • I sake più delicati si abbinano molto bene a pesci e verdure
  • Quelli più corposi a carni alla griglia e stufati
  • Quelli non filtrati ai formaggi erborinati
  • Quelli molto invecchiati (caratterizzati da un retrogusto di mandorla) a foie gras e patè.

5) Il sake non è molto alcolico

A differenza di quello che credono in molti, questa bevanda ha in media un grado alcolico che si attesta fra il 13% ed il 16%, quindi abbastanza basso: motivo per cui, come dicevamo prima, può essere servito durante tutto il pasto, abbinandolo alle varie pietanze, proprio come un vino.

Ora che sul sake sai tutto, cosa aspetti a provare a gustarlo “come si deve”, trattandolo come quello che è, cioè un vino, fatto di riso, ma pur sempre un vino…

Junsei: una vera esperienza giapponese nel cuore di Testaccio!

Siamo in Via Galvani 69, in una delle zone più vive e frequentate di Roma, e serviamo tutti i giorni ai nostri ospiti i grandi piatti della tradizione gastronomica giapponese, a cominciare dallebarche di sushi e sashimi preparate dal nostro Chef Arita San, che da anni vi si dedica con instancabile passione.

  • Il menudi Junsei non si ferma certo qui: fra pietanze a base di noodles, riso, zuppe, piatti caldi preparati con carne e pesce, tempura di gamberi o di verdure e dolci della tradizione, non avrai che l’imbarazzo della scelta!
  • Potrai accompagnare il tuo pasto con le più ricercate etichette di vini bianchi, rossi e bollicine, con le migliori birre giapponesi e, naturalmente, con del buon sake (abbiamo anche il pregiato Karatamba).
  • Disponiamo del caratteristico kaiten, il nostro fiore all’occhiello, piccolo e raccolto, che potrai riservare in esclusiva per te ed i tuoi amici.

Siamo aperti tutti i giorni, a pranzo e a cena (il lunedì solo a cena) e dal martedì al sabato ti aspettiamo dalle 18:30 per un originale aperitivo, a base di sushi e non solo…

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